
Avevo fatto del non-stiro il mio stile di vita, poi è arrivato lui…
Eh già, stirare richiede tempo… E siccome il tempo scarseggia, la pila nella cesta cresce e i cassetti delle bambine si svuotano, io ho messo a punto le mie personali tecniche di non-stiro. Insomma, mi sembrava di aver raggiunto un certo equilibrio: a stirare finiscono solo le camicie del papà, e preferibilmente le stira lui! Poi, da quando ho scoperto che anche altri mariti stirano, ho tirato definitivamente il fiato.
Di conseguenza, il mio signor ferro con caldaia a vapore, regalo da lista nozze, è stato a tutti gli effetti rottamato, seppur ancora perfettamente (?) funzionante (poverino, una volta mi è caduto e la punta si è di stortata). Non lo uso da anni.. All’occorrenza, stiriamo con il ferro di battaglia, quello di scorta, tanto più comodo perché piccolo!
Ma, adesso…? Adesso che ho tra le mani un nuovo ferro da stiro di nuova generazione, il famoso PerfectCare? Potrei essere disposta a rivedere la questione… In ogni caso, ho deciso di prenderla alla larga. Per la prova del prodotto ho precettato prima mia mamma e poi, ovviamente, mio marito, per un resoconto da #raccontidicasa completo e allargato.
A rompere il ghiaccio col nuovo PerfectCare Aqua di Philips è stata quindi mia mamma, la quale, ci tengo a precisare, è favorita nell’attività perché fornita di una vera piccola stanza dedicata allo stiro. Noi lo chiamiamo “il ripostiglio”, ma ha le stesse dimensioni del mio bagno grande, per capirci. Dico questo perché il motivo principale per cui non stiro molto (mai) è perché non ho un posto dedicato. Ogni volta devo tirare fuori asse e compagnia bella, e poi rimettere via tutto, oltre naturalmente alle cose stirate, trofeo della sessione!
Ma veniamo al prodotto. Cosa ne pensa mia mamma?
Le è piaciuto, decisamente! A sua detta uno dei suoi punti di forza è la maneggevolezza. Il ferro è leggero e affusolato, dotato di un filo lungo che permette di stirare comodamente (di solito le “stirelle” del caso hanno i fili corti, mi ha precisato). Ha apprezzato anche le modalità di vapore leggero e vapore forte (“pulsante vapore” e “colpo di vapore”), ma su questo ha puntualizzato che “dicono “il vapore, il vapore”, ma io dico che il vapore va dosato!” .
Per fortuna, a fine prova, davanti a una tazza di the, ha ammesso quanto segue:
“comunque io sono una veloce a stirare,
però… adesso anche io stiro meno!”“Per forza, ora sei nonna a tempo pieno!” ho aggiunto io.
Poi ho portato a casa il pacco e toccava a me.
Il nostro primo incontro era previsto per un sabato sera, ma all’ultimo momento non mi sono presentata all’appuntamento… non ero pronta… dunque ci siamo incontrati la domenica, prima di cena, tanto per non prenderci troppo sul serio ;)
Appena mi sono messa all’opera coi grembiulini di scuola, le bimbe mi hanno guardato strano e mi hanno persino chiesto “mamma perché stiri? D’inverno tu non stiri mai!”, “eh sì, avete ragione, io stiro solo d’estate… o_O”
Comunque, esprimo il mio parere del prodotto cominciando con l’estetica: il ferro è davvero bello, con la luce blu sul “muso” che diventa manico. E poi è leggero e scivola veloce sui tessuti. In quanto al carattere, è decisamente sensibile al tocco! Il pulsante vapore mi partiva inavvertitamente, abituata com’ero (si fa per dire) al ferro di battaglia, che mi faceva venire male alla mano per azionare il vapore. Qui, appena sfiori il tasto, il fiato sbuffa potente!
Veniamo infine alla prestazione: il risultato finale è ottimo, e veloce!
Un aspetto che trovo sempre scomodo, però, anche con il precedente ferro e con tutta la categoria di ferri a vapore, è l’appoggio… io non riesco a lasciarlo piatto sul piano stiratura, anche se è assicurato che si possa fare (alla lunga si rovinerà la stoffa dell’asse?). Trovo quindi un po’ scomodo l’appoggio sulla sua base, mentre in automatico mi viene di girarlo all’insù, ma l’attaccatura del filo lo impedisce (ma poi perché i ferri a vapore con caldaia non possono essere appoggiati all’insù?)
Altre due note di merito sono la funzione Eco e il DeCalc. La funzione Eco, come è facile intuire, permette di stirare in modalità risparmio energetico con qualità di stiro garantita, mentre la funzione DeCalc mi sembra assolutamente intelligente per una lunga durata del prodotto. Ogni 10 sessioni di stiro si accende la spia che segnala la necessità di pulire il calcare. Naturalmente a me non si è ancora manifestata.
Comunque, gli incontri non sono finiti, dopocena stira mio marito, severo e metodico, chissà se apprezzerà? Perché alla fine (capiterà che ;-) lo dovrà usare lui!
E perplesso mi chiede: “hai letto? Ma come fa a regolare da solo la temperatura in base ai tessuti?“. Caro non lo so, non è spiegato, sarà magia ma, provare per credere, funziona davvero!
Soddisfatto del mezzo anche il papi, che come tutti gli uomini apprezza soprattutto la velocità ;) osserviamo insieme che usando l’acqua raccolta dal deumidificatore (noi la usiamo per stirare perché corrisponde all’acqua distillata) sarà da diluire con acqua del rubinetto (super calcarea la nostra) per ottenere il giusto mix gradito al nostro nuovo super-ferro che va di beveroni non addizionati da 2,2 litri !
E allora Buono stiro a tutti!
ps. vale sempre la regola numero uno:
“Non stirare mai i vestiti mentre sono indossati.”
[Fonte: etichetta su un ferro da stiro domestico]
Io credo di avere l’antenato di questo modello della Philips. Ce l’ho dal 2005, ossia dalla lista nozze. Sicuramente quello che hai provato tu è migliore del mio, che già mi sembra un ottimo ferro. Ma sai qual è la cosa che preferisco del mio? il cavo molto lungo… quello di mia madre che usavo da “signorina” mi costringeva a contorsionismi…
ah, un’altra cosa: posso dire che il ferro caldaia è un mito della casalinga perfetta e che non manca in nessuna lista nozze che si rispetti? salvo poi scoprire che per stirare con il ferro caldaia bisogna investirci del tempo… insomma perfetto per le casalinghe che l’accendono e poi ci stirano tutto il guardaroba, ma per noi che stiriamo giusto per mantenere un minimo di decoro?
(io stiro benino le camicie del marito, mediocremente le mie e – se indispensabile – i vestitini dei bimbi e dò semplicemente una “bottarella” a tovaglie e lenzuola….) e già con questo programma minimo ci dedico 3 serate a settimana… :-(
mi rendo conto di essere un vero scandalo, da me lenzuola e tovaglie rispetta(va)no le regole del non-stiro. Mentre il tuo programma minimo che prevede 3 serate a settimana io non l’ho mai visto nemmeno prima delle bambine… -_-
confesso che non mi dispiacerebbe provare l’ebrezza della casalinga perfetta, infatti quando faccio i “mestieri” e mi occupo della casa mi sento un drago…ma non credo che potrei farlo con regolarità!
per il momento cmq ho deciso che farò dello stiro la mia serata di relax, perché stirare mi rilassa….
Anche a me rilassa… :-) pensa come siam messe…
infatti… fare i mestieri, quelli “seri” per me corrisponde a fare sport (e sono molto poco allenata, ogni volta poi doloro….)
siamo messe bene !
Cioè… spiegami bene un po’, visto che la tua regola del “NON-STIRO” è anche la mia e sono rimasta indietro…
I ferri non si mettono più in piedi, ma devi appoggiarlo sulla sua base?
quindi? ti serve spazio per l’asse e spazio per la base?
:-ooo (considera chela mia asse è quella Ikea formato 20×40!!!)
Cmq… mi sa che questa volta ci caso davvero…visto che è un po’ che ho in ballo la questione. Compro? Guarda che poi i consigli li chiedo qui…!
Ahahah! certo “questi ferri” non si mettono in piedi, ma io ho il gesto automatico di appoggiarli all’insù (manco avessi un passato da stiratrice, non mi spiego l’automatismo!) Il prodotto è notevole, io avevo un vago ricordo di pesantezza, invece è più leggere del ferro piccolo. In quanto all’appoggio confermo che deve essere messo su un piano adeguato, il mio asse Foppapedretti non mi sembrava stabile, così l’ho appoggiato sul mobiletto ;)